(g.l.) Segnaliamo tre importanti eventi musicali fra quelli previsti oggi in Friuli Venezia Giulia. Emerge il concerto dedicato ad Antonio Smareglia nel tardo pomeriggio a Udine, mentre già stamane a Moggio c’è un nuovo appuntamento con “Palchi nei Parchi”. In serata, invece, “Un fiume di note” fa tappa a Cividale per festeggiare i dieci anni dalla proclamazione della “città longobarda” Patrimonio dell’Umanità. Ma ecco in dettaglio di che cosa si tratta.
UDINE – Appuntamento oggi a Udine con il Concerto di premiazione del 6° Concorso Internazionale di Composizione Antonio Smareglia che si terrà alle 18 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine in collaborazione con l’Accademia di studi pianistici “Antonio Ricci” presieduta da Flavia Brunetto. Si esibiranno Alessia Nadin, mezzosoprano, e Federico Lovato, pianoforte. Intitolato all’illustre compositore mitteleuropeo nato a Pola nel 1854, vissuto a lungo a Trieste e morto a Grado nel 1929, il Concorso si avvale di una giuria di tutto rilievo, formata dai rappresentanti delle più accreditate istituzioni tra cui il Mozarteum di Salisburgo, il Conservatorio Reale di Bruxelles, l’Università di Mosca, il St. Mary’s College of Maryland e l’Università di Vienna. Come detto, il Premio è organizzato dall’Accademia di studi pianistici “Antonio Ricci” con la collaborazione della Casa musicale Sonzogno di Milano – una delle più prestigiose e blasonate editrici europee, depositaria e conservatrice da molti decenni della musica smaregliana –, del Teatro Nuovo Giovanni da Udine, della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune e dell’Università di Udine e della Fondazione Friuli, oltre che dell’Archivio smaregliano di Udine. La direzione artistica è di Flavia Brunetto. Come detto, il concerto di premiazione della sesta edizione del Premio Smareglia vedrà la partecipazione del mezzosoprano Alessia Nadin, affermata interprete del repertorio lirico italiano, e del pianista Federico Lovato, accreditato e versatile promotore della musica contemporanea. Antonio Smareglia fu uno dei più importanti compositori di area mitteleuropea. Durante la sua giovinezza fu a contatto sia con l’ambiente musicale viennese sia con la scapigliatura milanese: nelle sue opere si fondono elementi stilistici germanico-danubiani, reminiscenze slave e la migliore tradizione del lirismo italiano. Tra i titoli più importanti, vanno citati Il vassallo di Szigeth (Vienna, 1889), Nozze istriane (Trieste, 1895), La Falena (Venezia, 1897), Oceana (Milano, 1903), Abisso (Milano, 1914) e Pittori fiamminghi (Trieste, 1928). Fu rappresentato nei maggiori teatri del mondo (La Scala di Milano, il Metropolitan di New York, Praga, Dresda, Vienna, Zagabria), oltre che nelle sue città Pola e Trieste, con la direzione dei più famosi maestri (da Toscanini a Richter, da Strauss a Gavazzeni) ed ebbe l’apprezzamento dei più grandi musicisti e musicologi dell’epoca, fra cui Johannes Brahms ed Eduard Hanslick. Fu anche apprezzato autore di musica pianistica e di liriche per canto e pianoforte, anche su testi di Biagio Marin.
Flavia Brunetto
MOGGIO – Prosegue la rassegna di musica, teatro e danza ideata dal Servizio foreste e Corpo forestale – con il finanziamento della Regione Autonoma Fvg – “Palchi nei Parchi”, che con la sua seconda edizione sta attraversando numerosi palcoscenici naturali della regione. Ultimo appuntamento del mese di giugno, stamane, alle 11.30, all’ex Ospedale militare in Val Alba a Moggio Udinese, con la produzione del Css-Stabile d’Innovazione “Giobbe. Storia di un uomo semplice”, dal romanzo di Joseph Roth, con Roberto Anglisani. Un evento realizzato in collaborazione con il Parco Naturale delle Prealpi Giulie. Più di cento anni fa, in Russia, al confine con la Polonia, in un villaggio così piccolo che non è riportato su nessuna mappa, viveva un maestro. Si chiamava Mendel Singer. Era devoto al Signore. Insegnava la Bibbia ai bambini. Insegnava con molta passione e poco successo. Uno stupido maestro di stupidi bambini: così pensava di lui sua moglie Deborah. Così inizia questo racconto, che attraversa trent’anni di vita della famiglia di Mendel Singer. Ma attraversa anche la storia del primo Novecento, dalla Russia all’America, dalla guerra russo – giapponese alla prima guerra mondiale e oltre. Ma soprattutto attraversa il cuore di Mendel, devoto al Signore, e dal Signore – crede lui – abbandonato. La Riserva Naturale regionale della Val Alba, istituita nell’anno 2006, si estende per circa 3 mila ettari all’interno del territorio del Comune di Moggio Udinese e comprende una proprietà regionale di 1978 ettari. Situata nel settore orientale delle Alpi Carniche meridionali, adiacente alle Alpi e Prealpi Giulie, è la prima Riserva Naturale compresa in un ambito regionale completamente alpino. Il Ricovero militare del Vuâlt, posto a quota 1312 metri, poco più a monte del Rifugio omonimo, è spesso denominato “Ospedale”. In realtà, era un presidio alpino destinato ad ospitare una compagnia di soldati (circa 150 uomini). Spacciare le “caserme alpine” come “ospedali militari” faceva parte della strategia militare italiana che non voleva insospettire gli alleati austro-tedeschi (Triplice Alleanza), eludendo gli accordi della coalizione, mentre rafforzava le difese della regione friulana nella fascia confinaria del “Ridotto Carnico”. La costruzione dell’edificio, ad opera dell’8°Reggimento Alpini, si è conclusa nell’anno 1911, come rivela la data scolpita sul portale dell’entrata principale. La volumetria e la struttura del manufatto sono ben osservabili anche a seguito di interventi conservativi effettuati negli anni ’80. Tutta il calendario della rassegna, che prosegue fino al 3 settembre. è su www.palchineiparchi.it. L’ingresso è gratuito previa prenotazione con la possibilità di aderire alla raccolta fondi green: con una libera offerta si può finanziare il progetto “Dopo la tempesta Vaia – Insieme per la rinascita dei boschi” (Fondazione Luigi Bon – 0432.543049 – info@palchineiparchi.it).
Roberto Anglisani
CIVIDALE – Nuovo appuntamento con i concerti della quarta edizione di “Un Fiume di Note”, la rassegna musicale itinerante “site specific” che percorre durante l’estate le più suggestive località del Friuli Venezia Giulia, curata da Dory Deriu Frasson e Davide Fregona, realizzata sotto l’egida del Distretto Culturale Fvg, il sostegno della Regione e Fondazione Friuli, con il Comune di Polcenigo capofila del progetto. In occasione del Decennale dell’Iscrizione come Patrimonio Culturale Unesco di Cividale del Friuli, è atteso per oggi 26 giugno un particolare omaggio alla “città longabarda” organizzato in collaborazione con il Comune. Alle 20, il Monastero di Santa Maria in Valle – uno dei siti più prestigiosi e affascinati non solo di Cividale ma di tutto il territorio regionale e nazionale, la più importante e meglio conservata testimonianza architettonica dell’epoca longobarda, espressa nel famoso Tempietto (di cui questo sito riprende un fregio nella sua testata) – ospiterà un concerto che vuole essere un vero e proprio viaggio musicale intorno al mondo, senza spazio né tempo. Un evento musicale dal titolo “Fly to the world” che, attraverso alcune tra le più famose melodie che rappresentano i più bei Paesi della Terra, diventa un omaggio a tutto il patrimonio culturale. La stessa musica diventa linguaggio universale dell’umanità, diventando voce dell’arte, della cultura, dell’istruzione, della bellezza. Il programma proposto – su musiche di Tielman Susato, Samuel Scheidt, Johann Sebastian Bach, Joe Zawinhul, Jérôme Naulais, Zequina Abreu,Glenn Miller, Luis Prima, Alan Downey, Kander ed Ennio Morricone – vuole avvicinare idealmente tutti i popoli del mondo a Cividale, con il suo patrimonio artistico e culturale riconosciuto proprio dall’Unesco nel 2011. L’esecuzione del concerto è stata affidata alla storica Orchestra Tiepolo Brass diretta dal maestro Diego Cal, che si esibisce alla tromba con Luca Del Ben, Emanuele Resini e Enrico Mattea, mentre al corno troviamo Martina Petrafesa, Andrea D’Incà, e Giovanni Ziraldo, ai tromboni Enrico Toso al basso tuba e Michele De Conti alle Percussioni. L’evento è stato organizzato con il Comune di Cividale e il particolare sostegno e interessamento del vicesindaco Roberto Novelli. «Ho molto caldeggiato – ha detto – la realizzazione di questo appuntamento così caratterizzante e azzeccato per l’importantissima ricorrenza cividalese che ci troviamo a festeggiare nell’occasione: già a partire dal programma musicale prescelto, e naturalmente per la location che lo ospita, questo concerto non potrà che ricordare a tutti l’eccellenza mondiale di Cividale». Come per tutti ci concerti, anche quello odierno è ad ingresso libero con prenotazione obbligatoria (0434.088775 e 392.3293266 oppure via mail: info@musicaefvg.it). Per il prossimo appuntamento della rassegna si torna a Polcenigo, domenica 11 luglio, con il concerto “Follie d’Espagna”, con Lucio Degani e Antonella Defrenza ai violini e Ferdinando Mussutto al pianoforte.
Orchestra Tiepolo Brass di Diego Cal
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In copertina, Antonio Smareglia giovane (Pola 1854-Grado 1929).